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Tradizioni

Lavorazione del marmo di Carrara

Il materiale che ispirò Michelangelo e Canova

Si ammirano e si apprezzano in tutto il loro splendore. Sono le Alpi Apuane, esempio di come la natura possa regalare preziose materie prime. Qui nasce la lavorazione del marmo, riconosciuta per il suo valore in tutto il mondo e capace di incantare artisti come Michelangelo e Canova.

Le cave dalle quali si ricava il pregiato Marmo di Carrara, hanno un’antica origine risalente al I secolo: sono un vero fiore all’occhiello dell’intera Toscana e riconosciute in tutto il mondo per il loro inestimabile valore. Dalle rudimentali estrazioni alla lavorazione inesperta, si è passati negli anni a tecniche perfette nella precisione e nella conservazione della qualità del marmo estratto.

Lavorato rigorosamente a mano, la finitura del marmo viene esaltata gli artigiani locali che da secoli tramandano l’arte. I Bottegai di Carrara e dintorni, che hanno dedicato un’intera vita a perfezionare tecniche e strumenti, sono oggi richiestissimi in tutto il mondo perché gli unici capaci di dare splendore a questo materiale.

La magnifica suggestione che regalano le Cave è rimasta intatta nel tempo, così come la passione che ogni scalpelliere mette per poter rifinire il blocco di marmo. Dai più grandi centri di estrazione, tra cui Colonnata, patria del gustoso Lardo, si ricava un finissimo materiale bianco e purissimo, privo di venature. Unico nel suo genere il Marmo Bianco si può considerare l’oro della Toscana

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