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Vinci

Notizie

I toscani che hanno fatto la storia: Leonardo da Vinci

10 cose che forse non sai sul genio toscano per eccellenza

Il titolo di questo nostro articolo potrebbe essere: Leonardo da Vinci, l’uomo più curioso della storia. Perché?

Perché Leonardo rappresenta la possibilità che diventa capacità di rivoluzionare un’epoca – segnando il futuro di quelle che verranno – grazie all’incredibile unione di potenza creativa e logica, pragmatismo e utopia. 

 

Ha saputo vedere bellezza sia nell'arte che nell'ingegneria combinandole insieme: il suo genio è nato da abilità che noi stessi          possediamo, ma che col passare del tempo accantoniamo; la sua curiosità partiva da domande che infatti smettiamo di porci col diventare grandi. 

 

Per esempio: come si formano le nuvole? Come facciamo a sorridere? Perchè il cielo è blu? Queste e tante altre erano le questioni su cui Leonardo non smise mai di riflettere.

 

Conosci la sua storia?

10 curiosità su Leonardo da Vinci, sull’uomo che fu pittore, scultore, fisico e ingegnere. E non solo.

                                             

  • Questo genio toscano nasce a Vinci, in provincia di Firenze, nel 1452: possiamo definirlo davvero un bell'anno per la nascita di un bambino con tali capacità. Johannes Gutenberg inventò infatti proprio allora la stampa e solo un anno separa la sua nascita da quella di Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci (altri due personaggi non proprio di poco conto).   

                                                                                                                  

  • Sappiamo tutti che Leonardo ha creato alcune delle opere d'arte più belle del mondo. Forse però non sai che ai suoi tempi era anche considerato eccezionalmente bello.

 

Un contemporaneo lo descrisse come un "uomo grazioso e di bell'aspetto" che "indossava una tunica rosa" e aveva "bei capelli arricciati, accuratamente disegnati, che gli scendevano al centro del petto". Non ci credi? Basta dare un’occhiata al suo Uomo Vitruviano: il ragazzo nudo ritratto, con i riccioli fluenti e il corpo ben proporzionato è un suo autoritratto.

 

 

  • I dipinti generalmente attribuiti a Leonardo sono 30  mentre i suoi quaderni contengono oltre 7000 pagine e il loro diverso contenuto spazia tra disegni e note su argomenti su cui voleva indagare: diagrammi scientifici, tecnici e perfino liste della spesa. Quando Leonardo li ha scritti, erano solo pezzi di carta sfusi di diversi dimensioni: furono i suoi amici che li trasformarono in "quaderni" dopo la sua morte.

 

  • Fra le curiosità su Leonardo da Vinci, non possiamo non annoverare il fatto che era il frutto di una relazione illegittima

Proprio per questo, riceve un'istruzione formale piuttosto basica che consisteva principalmente in aritmetica commerciale e non frequenta l'università:  la sua mancanza di istruzione lo libera dai certi vincoli. Si trovò nella condizione di poter mettere in discussione l'autorità, facendo maggior affidamento sulla propria esperienza rispetto alle opinioni tramandate dai libri. 

 

  • Un procrastinatore nato

Sebbene la mente di Leonardo fosse immensamente fertile, spesso impiega mesi o anni per iniziare a lavorare su certe commissioni, a volte tenendo a bada i clienti blandendoli con lunghi discorsi sul suo processo creativo. 

Un esempio? La gigantesca statua equestre per il duca di Milano, che richiedeva 70 tonnellate di bronzo per essere realizzata, sarebbe stata la sua più grande opera...se solo fosse mai stata completata!

 

  • Come tutti i più grandi, anche Leonardo ha un acerrimo rivale; la sua vita si sovrappose a quella di un altro gigante: Michelangelo

Il contrasto tra i due, non solo nell’arte, non avrebbe potuto essere più netto: Leonardo era elegante e mostrava scarso interesse per le questioni religiose, mentre Michelangelo era profondamente pio ma trascurava il proprio aspetto e, in molti dicono, anche l’igiene personale. 

 

  • Nel 1508, in un ospedale fiorentino, si intrattiene in una conversazione con un uomo di cento anni che sarebbe morto poche ore dopo: Leonardo ne disseziona il corpo. 

I suoi rudimentali strumenti gli permettono di scoprire, strato dopo strato, prima i muscoli superficiali dell'uomo anziano poi, rimossa la pelle, le vene. Di tutti i muscoli e nervi correlati, quelli che controllano il viso gli sembrano i più interessanti: si accerta in quel momento che sono i muscoli delle guance a muovere le labbra.

Furono i primi esempi noti di anatomia scientifica del sorriso umano: all'epoca, Leonardo stava lavorando alla Gioconda.

 

 

  • Quando il re Francesco I di Francia conquista Milano nel 1516, Leonardo diviene “premier peintre, architecte, et mecanicien du roi”, trascorrendo gli ultimi anni della sua vita nei pressi della residenza reale (portò con sé numerosi manoscritti e dipinti, tra cui la Monna Lisa).

Quando la morte giunse, nel 1519, si dice che Francesco I, che lo ammirava immensamente, cullò la sua testa fino alla fine.    

              

  • Nel 2017, l’opera “Salvator Mundi” è venduta per quasi 382 milioni di euro, diventando il quadro più costoso al mondo. L'opera, raffigurante Cristo come il Salvatore del mondo, è di fondamentale importanza perché si ritiene essere l'ultimo dipinto di Da Vinci, anche se ci è voluto del tempo per stabilirlo con certezza. 

 

  • Ammirato fin da subito

A differenza di altri personaggi che hanno fatto la storia, appena 50 anni dopo la sua morte, Vasari riassunse magnificamente la sua grandezza: "Nel corso normale degli eventi molti uomini e donne nascono con talenti straordinari; ma a volte, in un modo che trascende la natura, una sola persona è meravigliosamente dotata dal cielo di bellezza, grazia e talento in tale abbondanza che lascia altri uomini molto indietro, tutte le sue azioni sembrano ispirate, e in effetti tutto ciò che fa viene chiaramente da Dio piuttosto che dall'abilità umana. "

 

Vegetariano, con atteggiamenti decisamente dandy, figlio illegittimo, mancino, un po’ eretico...ma anche molto popolare. Da Vinci aveva infatti tantissimi amici con carriere molto differenti fra loro: matematici, architetti, drammaturghi e poeti. Forse anche questa diversità ha contribuito a plasmarlo. 

In poche parole questo genio toscano era curioso di tutto e non smetteva mai di porsi domande: questo è il tratto distintivo di Leonardo, e questo lo rese unico.