Firenze

Gli Uffizi sono il miglior museo del mondo

E molto probabilmente lo dobbiamo a una donna

Tra le innumerevoli attrazioni che il patrimonio culturale di Firenze sa dare, troviamo anche il miglior museo del mondo, Gli Uffizi. E questa volta non si tratta di campanilismo, dato che l’elezione è stata decretata dalla rivista britannica Time Out che ha stilato la classifica dei “20 migliori musei e gallerie del mondo”.

 

Perché gli Uffizi miglior museo del mondo?

                    

Per la giornalista Sophie Dickison: “Ci sono così tante opere classiche agli Uffizi che alcuni visitatori sono stati fisicamente male (Firenze è la culla della sindrome di Stendhal, dopotutto). Non importa se hai già visto mille volte la "Nascita di Venere" di Botticelli, niente ti può preparare per la visione dal vivo. E ci sono tanti altri spettacolari dipinti rinascimentali da ammirare, come la 'Medusa' di Caravaggio o la 'Giuditta che uccide Oloferne' di Artemisia Gentileschi. Non può essere altro che il miglior museo al mondo!”.

 

Solo tre mesi fa inoltre, grazie al progetto “Uffizi diffusi” promosso dal direttore Eike Schmidt, le Gallerie Fiorentine erano state inserite anche nella classifica “ World's 100 Greatest Places of 2021 ”, pubblicata da “Time Magazine”.

 

Al secondo posto nella classifica di Time Out c'è il Louvre, seguito dal MoMA; il Museo Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea a Seoul e il Museo nazionale di storia e cultura afroamericana di Washington DC.

 

Visitare la Galleria degli Uffizi a Firenze

                    

La storia della Galleria risale al periodo rinascimentale. L'edificio, voluto da Cosimo I de' Medici, fu progettato e realizzato tra il 1560 e il 1580 da Giorgio Vasari. La galleria, aperta ufficialmente al pubblico nel 1765, è famosa in tutto il mondo per le sue straordinarie collezioni di sculture e dipinti antichi, dal Medioevo all'età moderna.   

 

È evidente che il primo posto della classifica mondiale sia stato assegnato agli Uffizi grazie a queste incredibili collezioni, che comprendono capolavori di artisti come Giotto, Piero della Francesca, Beato Angelico, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Caravaggio.

 

In tutto questo, vogliamo sottolineare un aspetto meno conosciuto, ma a cui si deve probabilmente gran parte del merito di essere riusciti a mantenere nel tempo così tante opere d’arte tutte insieme.

 

Parliamo dell’Elettrice Palatina

Oltre che collezionisti, i Medici erano grandi mecenati d'arte, e senza il loro patrocinio, molte opere che oggi conosciamo e amiamo avrebbero potuto non essere mai create.

Fra tutti, vogliamo però sottolineare l’importanza di una donna che ha assicurato che questa grande collezione fosse per sempre legata a Firenze.

 

Tutte queste opere infatti ci furono lasciate in eredità da Anna Maria Ludovica von der Pfalz, ultima erede di casa Medici, morta nel 1743 che stabilì che dovessero rimanere a Firenze.

Anna Maria Ludovica, nata a Firenze nel 1667, figlia del Granduca Cosimo III e di Marguérite-Louise d’Orléans, era la sorella di Gian Gastone e Ferdinando: sposò, senza averlo mai visto prima, il Principe Johann Wilhelm von der Pfalz-Neuburg di casa Wittelsbach di Sassonia, Elettore Palatino del Reno (i principi aventi il diritto di eleggere il re di Germania), da questo momento Anna Maria assumerà anche l’appellativo di Elettrice Palatina.

 

Nel 1716, rimasta vedova, decise di rientrare a Firenze:  durante i suoi ventisei anni di assenza nessuno dei suoi fratelli, Ferdinando o Gian Gastone, aveva avuto degli eredi: con la morte del padre e di entrambi i fratelli, Anna Maria Luisa divenne l'ultimo Medici.

Le potenze straniere decisero così di assegnare la Toscana ai Lorena, affidando a l'Elettrice Palatina la gestione delle fasi del passaggio di potere. Anna Maria però, prima di consegnare il granducato ai nuovi signori, il 31 ottobre 1737, a Vienna, stipulò con Francesco Stefano di Lorena il Patto di Famiglia, un accordo che in breve avrebbe tutelato il patrimonio artistico toscano.

 

La Serenissima Elettrice cede e trasferisce al presente S.A.R.  per lui e i suoi successori Gran Duchi tutti i mobili, effetti e rarità della successione del Serenissimo Gran Duca suo fratello, come Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioie ed altre cose preziose, siccome le sante reliquie, che S.A.R. si impegna a conservare, a condizione espressa che di quello che è per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri, non ne sarà nulla trasportato e levato fuori dalla Capitale e dello Stato del Granducato".

 

Il Patto di Famiglia, con un elenco dettagliato dei beni dei Medici, fu confermato dalla Elettrice Palatina anche nel suo testamento del 5 aprile 1739; così si chiuse splendidamente la storia centenaria dei Medici a Firenze.

Il nome di Anna Maria Ludovica è poco noto e il suo personaggio è stato surclassato da altri della sua stessa famiglia, eppure la principessa è stata l'ultima grande mecenate di Firenze e oggi la nostra città e gli Uffizi le devono il merito del valore di quel gesto, che ha reso la nostra città capitale fra le capitali dell’arte e della bellezza nel mondo.

 

Fonti immagini: initalia virgili, partecipart, pinterest, shutterstock

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