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Toscana

Notizie

"Chi vuole un buon rapuglio, lo semini di luglio"

A volte un proverbio spiega le regole per una buona coltivazione

Luglio, mese centrale dell’estate, mese dal caldo torrido a chi deve il suo nome e quali sono le coltivazioni migliori per questo periodo?

Luglio è il mese di nascita di Gaio Giulio Cesare (12-13 luglio), chiamato per questo motivo con l’aggettivo Julius, che stava a significare mese di Giulio Cesare. I nomi latini dei mesi sono effettivamente aggettivi che esprimono direttamente la dedica o l’appartenenza. ll latino julius ha dato poi vita alle tante varianti nelle altre lingue: in inglese July, in spagnolo si chiama Julio, in francese Juillet, in rumeno Iulie, in portoghese Julho.

Luglio, nonostante il suo clima caldo, è il mese più adatto per coltivare le rape e per le mietiture dei cereali, ma anche per seminare il mais del secondo raccolto, i finocchi, le bietole la scarola e le rape.

Le rape sono un ortaggio facilissimo da coltivare, l’unica premura che richiedono è quella di ricordarsi di pulire costantemente le zone circostanti dalle erbe infestanti e di irrigarle molto spesso. Mediamente si raccolgono dopo 50-80 giorni dal giorno di semina che corrisponde all’incirca con fine autunno.

Come dice il proverbioChi vuole un rapuglio, lo semini di luglio”, chi vuole ottenere un’ottima coltivazione di rape è bene che faccia la semina in luglio.

Il mese ideale per coltivare le rape che siano bianche, gialle, viole o rosse è proprio il settimo dell’anno secondo il calendario gregoriano.