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Firenze

Notizie

Bollito alla fiorentina e salsa verde

Ricetta e segreti per un piatto della tradizione

Torniamo a parlare del bollito alla fiorentina, o bollito toscano, un piatto da gustare durante il periodo festivo, magari durante il cenone di capodanno.

Prepararlo è davvero semplice, un’occasione per trascorre del tempo in compagnia, tra gli inebrianti profumi che rilascia la carne con le verdure in cottura.

 

Il bollito toscano in due semplici mosse

  • Cimalino, taglio anteriore della spalla del manzo ideale per il bollito
  • Sedano
  • Carote
  • Cipolla
  • Prezzolo
  • Sale, olio e pepe
  • Salsa verde

 

Vediamo come prepararlo.. Per portare in tavola il vero bollito è necessario dotarsi di buona carne toscana e per questo, la prediletta dai fiorentini è il cimalino: un taglio del manzo magro, carne nobile dalle parti di Firenze, nonostante in origine il bollito fosse considerato un piatto povero.

Adagiare la carne in una pentola con 5 lt di acqua insieme a cipolle, carote, sedano, e due patate; una volta iniziata l’ebollizione.

Mentre la carne è in cottura si può iniziare a preparare la salsa verde. In questo modo, trascorse dalle 2 alle 3 ore si ha tutto pronto per iniziare la festa!

 

Come preparare la salsa verde

Per preparare la salsa verde è necessario disporre di un frullatore e di qualche semplice ingrediente.

 

1. Versare 150 ml di olio novo nel frullatore aggiungendo 2 uova (facoltative),

2. Proseguire con 200gr prezzemolo e 2 cucchiaini di capperi scolati.

3. Aggiungere 3 filetti d'acciuga, con mollica di pane strizzata e lasciata riposare precedentemente nell’aceto, sale e pepe.

 

Le dosi per il bollito variano dal numero di persone in tavola. Si consiglia comunque di mettere in cottura almeno 1kg di cimalino 6/7 persone, che si conserverà bene nei giorni successivi in caso di avanzo. Il dosaggio degli ingredienti per la salsa verde varia in base al gusto.

 

Per i più golosi, come ci consigliano sempre i nostri amati trippai, si può pensare di esagerare con il bollito misto. Basterà mettere in acqua e odori il lampredotto, accompagnato dalla lingua. Dati tempi di cottura più lunghi è preferibile lasciar cuocere nella stessa modalità del cimalino, in una pentola separata.

Una volta pronto tutto, si taglierà tutto finemente e si mescoleranno le diverse carni, che si integrano alla perfezione sia al piatto che all’interno di una rosetta.

 

Conservare poi il brodo per preparare un buon piatto di tortellini il giorno successivo!