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Toscana

Notizie

6 dessert toscani: il Natale è dolce da noi

Scopri i dolci che sulla tavola toscana non possono mancare

Il Natale in Toscana ha un sapore genuino, semplice e subito riconoscibile, anche quando si parla di dolci: quelli tradizionali toscani sono rustici ma al contempo sofisticati, chiaro richiamo all'eredità nobile e agricola della nostra regione.

Natale in Toscana fa rima con...

Dessert! In Toscana i dolci sono gli imperatori delle nostre tavole natalizie e hanno nomi quasi spiritosi, che non ne smentiscono la semplicità, ma nemmeno la ricchezza o la bontà: parliamo di cavallucci, ricciarelli, panpepato, cantuccini, copate e panforte.

La maggior parte di questi dolci può far risalire le sue origini alle città di Siena e Prato  (tutta la Toscana è famosa per i suoi dessert, ma in questo periodo dell’anno è il capoluogo senese a farla quasi da padrone): avete già l’acquolina in bocca? Iniziamo.

 

PANFORTE

             

Il panforte è un dolce tradizionale noto anche come torta di Siena; è un dessert ricco a base di frutta candita, zucchero a velo posto sulla superficie ruvida, spezie e un’ostia di amido come base.

Il primo a menzionarlo è l’Artusi, che ne parlò nel 1891 nel suo famoso libro La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, raccomandandolo come parte essenziale del pranzo di Natale.

Questa miscela di ingredienti crea una torta densa, su una superficie solida e un'interessante combinazione di sapori.

Il panforte odierno deriva probabilmente dal più antico panpepato ("pane impepato").

 

PANPEPATO

             

In epoca rinascimentale, era considerata una prelibatezza preziosa capace di fornire incredibile energia; la differenza col panforte sta tutta nella presenza del pepe nero.

La leggenda narra che entrambe le varianti siano state ideate dal titolare del negozio Panforti Parenti in onore della visita della Regina Margherita.

Spezie, agrumi e cioccolato si uniscono per creare una torta dal sapore unico, perfetta se servita nel periodo natalizio.

 

CANTUCCINI

             

Questi biscotti alle mandorle assomigliano visivamente a minuscole fette di pane, in latino cantellus, da qui il loro nome cantuccini. I cantuccini nascono a Prato nel XVI secolo e venivano serviti alla corte dei Medici.

Tuttavia, secondo alcuni documenti storici, non contenevano all’epoca mandorle, quest’ultime furono aggiunte alla ricetta verso la fine del XIX secolo, dopodiché i fornai toscani iniziarono a utilizzare burro e agenti lievitanti, per dare ai cantuccini una maggiore conservabilità e renderli adatti all'esportazione.

I cantuccini sono perfetti per concludere il pranzo di Natale: noi li accompagniamo ad un bicchiere di Vin Santo. Provare per credere.

 

CAVALLUCCI

Anche questi biscotti natalizi tradizionali toscani sono stati originariamente inventati a Siena. Hanno una consistenza morbida e sono costituiti da farina, noci, frutta candita e varie spezie. In origine, i cavallucci venivano preparati senza noci o frutta candita: venivano usati infatti solo farina, zucchero, miele e semi di anice.

Si ritiene che il nome sia una derivazione della parola cavallo, facendo riferimento alla loro forma, che ricorda appunto uno zoccolo di cavallo, o perché in passato vi era impresso sopra un minuscolo cavallo.

 

RICCIARELLI

Dolce tipico della cucina senese, i ricciarelli sono morbidi biscotti alle mandorle le cui origini risalgono al XIV secolo. Secondo una leggenda popolare, prendono il nome da un nobile senese Ricciardetto Della Gherardesca, che portò a Siena dei dolci simili al ritorno delle crociate.

Anche i ricciarelli furono nominati in tempi moderni e descritti nella loro preparazione dall’Artusi, sono fatti con mandorle dolci e amare, zucchero e albumi; in Toscana, oltre a trovarli come dessert del pranzo sono anche perfetti come regalo natalizio.

 

COPATE

              

Fra le prelibatezze natalizie meno conosciute, che invece una volta a Natale la facevano da padrone, ci sono le copate senesi, squisiti dolci a base di miele, noci e mandorle: per farvi capire meglio, si tratta di una specie di croccante tra due ostie. La loro origine viene fatta risalire al XIV sec.: sarebbero state ideate ad alcune monache di Montecelso che riservavano queste squisitezze agli alti prelati di passaggio nel loro convento.

Come vi abbiamo raccontato, i dolci natalizi in Toscana sono diversi e tutti sfiziosi, spesso a base di mandorle o comunque frutta secca, gustosi, delicati e lasciatecelo dire, davvero belli. Sono dolci che secoli fa venivano offerti durante banchetti reali, e che oggi trovano il giusto spazio nei momenti familiari e amicali più importanti, come appunto il Natale.

 

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Fonti immagini: tuscany equestrian, donatella cinelli colombini, eco hotel edy, cucina italiana, ultime notizie flash