L’affascinante borgo medievale di Certaldo Alto oltre ad essere noto come luogo natio del grande poeta Giovanni Boccaccio, sembra celare tra le sue vie un mistero ancora irrisolto.
Da studi archeologici condotti intorno agli anni '60 sembra che il borgo ospiti nel suo sottosuolo una antica necropoli etrusca; molto probabilmente il colle dove ora sorge Certaldo Alto era forse addirittura un piccolo villaggio etrusco.
Il sottosuolo del paese parrebbe dunque essere percorso da una fitta rete di gallerie e cunicoli che secondo le storie degli anziani custodirebbero ricchi ma inaccessibili tesori. Gli accessi alle gallerie si troverebbero in molteplici punti del borgo come ad esempio nei pozzi d’acqua, in botole nascoste in scantinati o addirittura in passaggi sotto le fondamenta di Palazzo Pretorio.
Nel settembre del 1965 venne addirittura fatta una ricognizione del pozzo di via del Castello, due pompe estrassero 190 mila litri di acqua fino a che i presenti si trovarono di fronte all’imbocco di una galleria formata da un solido arco di mattoni. La scoperta però durò pochi minuti perché l’acqua tornò a salire impedendo una permanenza prolungata nella galleria.
Ciò che contribuisce ad alimentare la leggenda è che questi cunicoli condurrebbero al “Poggio del Boccaccio”, un luogo altrettanto ricco di mistero. Ad occhio nudo infatti il poggio presenta una strana forma piramidale che se artificiale, a detta degli studiosi, potrebbe essere uno dei primi esempi di piramide etrusca.
Nessun nuovo studio o scavo è stato condotto per cui al momento i misteri che aleggiano intorno al borgo di Certaldo Alto rimangono irrisolti, alimentando così le leggende sulla sua fitta rete di cunicoli che attraversano segretamente il paese.
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