Register
iscriviti gratuitamente ad It's Tuscany, scoprirai gli incantevoli territori della Toscana, i suoi prodotti e le sue tipicità
Privato
Azienda
 Registrami alla newsletter per ricevere offerte sui prodotti e news dai territori
Inviando questo modulo si accosente il trattamento dei dati personali sopra inseriti, per la funzione del servizio richiesto, i dati saranno tutelati in base al d.l. n 196 del 30 giugno 2003 decreto legislativo n. 196 del 30/06/2003
 * Spuntando la casella si accettano i  Termini e condizioni generali  di It's Tuscany

Firenze

Notizie

Firenze e il suo legame con il gelato

Storia del gelato fiorentino, non solo del Buontalenti

Mangiare il gelato è una fra le attività più amate in assoluto. Ah, il gelato… Che spuntino eccezionale per una pausa pomeridiana o per un dessert sfizioso da condividere con chi vuoi.

Ma chi ha inventato il gelato, questa gustosa prelibatezza?

           

Non lo sappiamo per certo: la storia del gelato è infatti davvero disordinata. In molti affermano di averlo inventato, proprio come varie nazioni e province se ne prendono il merito.  Detto questo, anche se la sua origine rimane in parte oscura, alcune cose le sappiamo per certe.

 

La deliziosa storia del gelato

La prima volta che in Europa ci si trovò di fronte a qualcosa di simile al gelato fu verso il 1300, quando l'esploratore Marco Polo tornò in Italia dalla Cina.

Insieme alle sue incredibili storie di terre esotiche, Polo portava con sé anche la ricetta per un dessert paragonabile al sorbetto.

           

Più tardi,  Caterina de’ Medici portò il dolce in Francia quando sposò il re Enrico II nel 1533: qui entra quindi in campo la Toscana, e Firenze.

 

Il gelato fiorentino

Tale Ruggeri, un pollivendolo e cuoco a tempo perso fiorentino, si presentò ad una gara indetta dalla Corte dei Medici, con tema “il piatto più singolare che si fosse mai visto”.

Ruggeri decise di prendervi parte preparando un “dolcetto gelato”: conquistò tutti.

Caterina de’ Medici, che stava andando in sposa al futuro Re di Francia, il duca Enrico d’Orleans, portò con sé Ruggeri: per lei l’unico pasticcere in grado di umiliare i francesi. Durante il banchetto di nozze, Ruggeri fece conoscere ai francesi il suo famoso gelato, sbalordendo tutti: tutta quella fama però lo rese oggetto di ostilità; per questo il buon Ruggeri scrisse la sua ricetta segreta, la diede a Caterina, e tornò alla sua attività di pollivendolo.

 

 

Ma il vero gelato a Firenze venne ideato sempre nel 500, da Bernardo Buontalenti architetto, scultore e pittore, allievo del Vasari. Durante una visita di alcuni ambasciatori spagnoli l’artista fu incaricato di organizzare “festini da far rimanere come tanti babbei gli stranieri, spagnoli per giunta”.

Creò allora una ricetta a base di latte, miele, tuorlo d’uovo e un tocco di vino. Questo incredibile dessert ebbe un successo clamoroso, dando origine al “gelato buontalenti” o “crema fiorentina” che ancora oggi si trova in tutte le migliori gelaterie a Firenze: un gusto dal colore chiaro, senza aggiunta di coloranti, dove gli ingredienti fondamentali comprendono panna e crema.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fonti immagini: antica gelateria fiorentina, shannon selin, pensieri blog, effetto venezia