Isola di Montecristo

L’isola di Montecristo

Un paradiso naturale nell’Arcipelago Toscano che ha ispirato la letteratura e l'arte

Situata nell'Arcipelago Toscano, l'Isola di Montecristo ha ispirato leggende, avventure e rimane ancora oggi un territorio ricco di mistero, sicuramente aiutato dalla sua posizione, difficile da raggiungere e anche da visitare.

Il suo nome è fortemente legato alla letteratura, dato che questa splendida isola è stata l'ispirazione di Alexandre Dumas per uno dei suoi capolavori, Il conte di Montecristo: selvaggia e silenziosa, è praticamente perfetta come scenario dell'intricata trama di questo famoso romanzo.

 

La flora e la fauna dell'Isola di Montecristo

Sull’isola tuttora non è permesso il pernottamento, e per visitarla serve un permesso scritto strettamente controllato dal Reparto Carabinieri per le biodiversità di Follonica: dal 1971 è una riserva biogenetica del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano; è uno dei più importanti punti di passaggio e rifugio per gli uccelli migratori.

I veri abitanti di quest'isola sono le capre, introdotte nei primi periodi della colonizzazione, insieme ai conigli selvatici e alla vipera endemica dell'isola. Questa riserva naturale è protetta da regole rigorose per mantenere intatta questa stupenda biodiversità.

 

Piante, alberi e animali vivono indisturbati sull'isola di Montecristo, che ospita due famose specie di fauna locale: la vipera di Montecristo, già citata prima, e un raro anfibio, il discoglosso sardo, noto anche come la rana dipinta del Tirreno.

                    

 

I suoi luoghi più noti sono Cala Maestra, caratterizzata dal suo fondo sabbioso e dalla sua splendida spiaggia, che andrebbe annoverata fra le più belle della nostra regione, e da Villa Reale, che comprende un bellissimo giardino botanico e un piccolo museo di storia naturale.

                    

Da Cala Maestra un sentiero conduce al Belvedere, punto panoramico incredibile che, come suggerisce il nome, regala una vista mozzafiato a chi ha la fortuna di arrivarci.

 

Le grotte di Montecristo erano un tempo dimora di diversi eremiti; furono quest’ultimi a battezzare l'isola come "Mons Christi", da cui deriva il nome moderno.

Intorno a metà del Cinquecento, il famigerato pirata turco Barbarossa e il suo successore Dragut, si impadronirono del monastero di Montecristo e vi stabilirono la loro base dando origine alla leggenda del tesoro nascosto sull'isola.

                    

Si pensa infatti che il pirata Dragut abbia accumulato vaste ricchezze che poi nascose in una grotta da qualche parte sull'isola. Nel corso dei secoli in molti hanno tentato di trovare il bottino delle sue razzie, ma nessuno ha mai avuto successo; è stata questa leggenda del tesoro nascosto che ha ispirato Alexandre Dumas a scrivere Il conte di Montecristo.

 

Dumas e il suo Montecristo

Dumas arrivò sull'isola nel 1842, in compagnia del nipote di Napoleone Bonaparte. Se ne innamorò immediatamente e pensò che fosse "fantastica e solitaria, profumata di timo e ginestra".

Facile pensare come gli possa essere venuta in mente la trama del suo libro, su quest’isola con i 645 metri d’altezza, la più lontana dalla terraferma... è proprio qui che  il protagonista, Edmond Dantes, viene ingiustamente mandato in prigione. Qui fa amicizia con il compagno di cella che gli rivela l’esistenza di un tesoro a Montecristo: riesce a fuggire dalla prigione, trovare il tesoro e comprarsi il titolo di Conte di Montecristo.

                    

Da lì in poi può partire la sua vendetta.

 

Il romanzo fu pubblicato a puntate a partire dall’agosto del 1844 sul «Journal des Débats» e il successo fu immediato e planetario.

 

Un paradiso lontano dal consumismo e dal turismo

                    

L'isola di Montecristo è, a tutti gli effetti, un'isola deserta, abitata da un paio di guardiani. Questa meraviglia del mondo non può essere apprezzata dall'occhio umano in maniera continua, ma è anche per questo che è aumentata la curiosità intorno a lei: l'aria di mistero che la circonda è palpabile anche da lontano.

Una terra avulsa dalla frenesia, dove il tempo sembra cristallizzato in una bellezza perpetua: ecco, questa è l’Isola di Montecristo.

 

 

Fonti immagini: tuscany people, maregiglio, visit tuscany, l’identità di clio, natura mediterraneo, enea rotella

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