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Firenze

Notizie

Le origini del Calcio Storico Fiorentino

Il gioco nato per irridere l'invasione spagnola del 1530

C’era una volta una città assediata, sottomessa alle volontà del nemico: c’era una volta Firenze nel 1530, invasa dalle truppe di Carlo V, l’esercito che voleva riportare i Medici a Firenze. 

Il Calcio Storico Fiorentino nasce qui, in piazza Santa Croce, il 17 febbraio 1530 da un gruppo di persone che si racconta, si ritrovarono a giocare a palla. Per alcuni con il semplice scopo di distrarsi dall’occupazione dell’esercito spagnolo, per altri con la voglia di schernire il nemico.

Da qui il pretesto per inventare uno dei giochi più antichi d’Italia, rievocando ogni anno la partita del febbraio 1530: la più importante, perché diede il via alla tradizione più sentita della città, ancora oggi apprezzata per il suo valore culturale.

L’evento, nato per schernire gli spagnoli nel tipico spirito scherzoso dei fiorentini, assume ancora più importanza il 24 giugno di ogni anno, durante la festa patronale di San Giovanni.

In molti conoscono il Calcio Storico Fiorentino, ma non tutti le curiosità che si nascondono dietro questa manifestazione

L'accoppiamento per le due semifinali

Prima dell’inizio dei giochi, il Vescovo di Firenze sorteggia le squadre da quattro uova di marmo, ognuna del colore del quartiere storico per poi benedire i capitani.

I costumi che i calcianti ed i figuranti sfoggiano in occasione dell'evento

Il Calcio Storico è anche noto come Calcio in Costume, o Calcio in Livrea per gli abiti rinascimentali che utilizzavano i calcianti quando scendevano in campo. I figuranti che sfilano, rappresentano con i lori abiti le antiche istituzioni della Repubblica Fiorentina.

Le sfide più particolari

Quelle che hanno visto la partecipazione di alcune celebri figure come il Granduca di Toscana Cosimo II de’ Medici e Papa Leone XI, e le partite disputate in location inusuali: sull’Arno ghiacciato nel 1490, a Roma nel 1570 e persino all’estero, a Lione nel 1575.

 

Dal fascino degli aneddoti e dalla tradizione di una città, le quattro squadre, ognuna in difesa dei quartieri storici di Firenze iniziano così la battaglia.

  • Gli Azzurri di Santa Croce, in onore della Basilica della piazza, tradizionalmente i più vincenti
  • I Bianchi di Santo Spirito, che prendono il nome dalla chiesa dell’omonima piazza
  • I Verdi di San Giovanni, il cui nome deriva dal Battistero del Duomo di Firenze
  • I Rossi di Santa Maria Novella, con il nome che proviene dall’omonima Basilica

 

Squadre composte rigorosamente da calcianti fiorentini o residenti in città da almeno 10 anni con l’unico obiettivo della “caccia”, il lancio della palla nella rete lunga quanto il lato corto del campo. Una sfida suggestiva, resa difficile dall’ardore degli uomini di centrocampo, gli “sconciatori”, attenti a bloccare la circolazione della palla ostruendo i “corridori”, gli uomini di punta. Ad ogni caccia corrisponde un punto, ma fallirla costa caro perché regala ½ punto agli avversari.

In attesa di rievocare il 1530 con “partita dell’assedio”, nella finale del 24 giugno i quattro rioni storici si sfidano alla conquista di un palio dipinto a mano e di una vitella di razza chianina, ma soprattutto del prestigio e dell’onore. Un appuntamento unico per Firenze, città di vanto e gloria.

Se sei alla ricerca dell'evento più importante di Firenze, o se vuoi scoprire il fascino toscano della storia e della tradizione, non puoi perderti il Calcio Storico Fiorentino: l'evento che dura tutto l'anno, non solo per celebrare la storia, ma per avere l'occasione di diventare gli eroi di una città intera.

 

 

Photo Credits [calciostoricofiorentino.it]