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Firenze

Notizie

Le cose che forse non sai sulla Venere di Botticelli

Scopri l’opera iconica del Rinascimento italiano

  • Come nasce in Botticelli l’ispirazione

Per la sua amata Venere, Sandro Botticelli prese ispirazione dalla mitologia classica e dai versi di Angelo Poliziano, in cui viene descritta la nascita della dea dell’Amore:

“una donzella

non con umanità volto

da zefiri lascivi spinta a proda

gir sopra un nicchio”.

 

  • Dove si trova

Dal 1815 la Venere di Botticelli si trova nella Firenze del suo autore, presso la Galleria degli Uffizi. Prima di tale data, era di proprietà dei Medici, nella Villa di Castello dove rimase fino al 1761.

Prima degli Uffizi.

 

  • Venere era probabilmente la fidanzata di Botticelli

Come tutti gli artisti del tempo anche Botticelli utilizzò una modella per dipingere Venere. Si ipotizza che questa potesse essere tale Simonetta Cattaneo Vespucci, ritenuta una delle donne più belle di Firenze, a cui Botticelli era legato sentimentalmente. Nella Nascita di Venere Simonetta è la dea che rappresenta l’ideale di bellezza femminile intesa come purezza e nobiltà d’animo.

 

  • Due anni per realizzarla 

Per la realizzazione dell’opera iconica del Rinascimento, Botticelli impiegò due anni: dal 1483 al 1485. Il committente era il cugino di Lorenzo Il Magnifico, Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici.

 

  • Il significato 

La Nascita di Venere di Botticelli, è una delle allegorie profane più importanti per comprendere il clima culturale della Firenze di Lorenzo il Magnifico, che riuniva presso la sua corte i poeti, gli intellettuali e gli artisti più importanti del Rinascimento.

La Venere rappresenta quindi un’ideale di bellezza e perfezione, che attraverso la rappresentazione del corpo e la proporzione di ogni elemento diventa il massimo esempio dell’armonia del Creato.

 

  • Chi sono i personaggi dietro la Venere

La protagonista dell’opera è la dea Venere, posta al centro della tela sopra una conchiglia. La dea tenta di coprirsi con le mani, mentre i venti Aura e Zefiro la spingono con il loro soffio a riva, dove l’aspetta una ragazza con un mantello per coprirla. In quest’opera tutto è simbolico, sono elementi tratti dalla mitologia oppure simboli che identificano i personaggi presenti. Ad esempio, l’anemone azzurro sulla spiaggia e vicino ai piedi della ragazza vestita fanno ritenere che questa sia la rappresentazione dell’Ora della Primavera.

 

 

Consigli per la visita

È consigliabile la prenotazione per evitare la fila all’ingresso. Basta collegarsi al sito ufficiale per la vendita dei biglietti.