Register
iscriviti gratuitamente ad It's Tuscany, scoprirai gli incantevoli territori della Toscana, i suoi prodotti e le sue tipicità
Privato
Azienda
 Registrami alla newsletter per ricevere offerte sui prodotti e news dai territori
Inviando questo modulo si accosente il trattamento dei dati personali sopra inseriti, per la funzione del servizio richiesto, i dati saranno tutelati in base al d.l. n 196 del 30 giugno 2003 decreto legislativo n. 196 del 30/06/2003
 * Spuntando la casella si accettano i  Termini e condizioni generali  di It's Tuscany

Firenze

Notizie

I toscani che hanno fatto la storia: Lorenzo de’ Medici

L'intelligere intelligente

Lorenzo de’ Medici, conosciuto anche come Lorenzo il Magnifico, nato nel 1449 a Firenze, fu statista, signore e mecenate delle arti e delle lettere, probabilmente uno degli uomini più brillanti che la cultura italiana possa ricordare.                                                                                                            

Governò sulla città gigliata con suo fratello minore Giuliano, dal 1469 al 1478 e, dopo l'assassinio di quest'ultimo, da solo fino al 1492.

 

Conosci la sua storia?

Lo storico Gucciardini chiamava Lorenzo: “Delizioso tiranno”.                                                                                                                                                  Firenze era all’epoca una repubblica costituzionale, almeno sulla carta.  

                                                                                                                                                        

In realtà i Medici avevano governato efficacemente (anche se non ufficialmente) la città per un secolo, usando il loro denaro e la loro influenza per sostenere il proprio potere. Il primo Medici a farlo fu Cosimo il Vecchio, il nonno di Lorenzo e quest’ultimo gli somigliava molto.                             

Ambizioso sia per sé che per la sua città, fu un abile diplomatico che riuscì a diventare “l'ago della bilancia nella politica in Europa”.

 

  • Brillante in tutto, quasi irritante

           

Lorenzo era nell’ordine: un poeta, un suonatore di cetra, uno statista geniale, un seduttore di donne, un incredibile mecenate…e potremmo continuare questa lunga lista. Certo, non era bellissimo, ma questo non era importante.

Da giovane era descritto come un ragazzo dotato di tale fascino e fiducia in sé stesso che le donne e gli uomini erano come sospinte a volerlo accanto: questo ne decretò nel tempo il successo sia nella vita pubblica che privata.

Una curiosità. Lorenzo era sprovvisto di un’altra cosa: l'olfatto. Di tutti i piaceri di cui poteva godere, i profumi e gli aromi non erano inclusi.

 

  • Una giovinezza troppo breve

Quant'e bella giovinezza

Che si fugge tuttavia!

Chi vuol esser lieto, sia;

Di doman non c'e certezza.

Com'è bella la giovinezza, che è finita così presto,

lascia che colui che sarebbe felice, assapori il momento,

perché il domani non verrà mai ...

(poesia di Lorenzo de 'Medici)

 

Era sposato da soli sei mesi quando suo padre morì nel 1469: Lorenzo aveva 20 anni. Una delegazione venne a trovarlo e decisero che insieme al fratello minore Giuliano, subentrassero al padre nella guida della città. Sarebbe stata fatta un'eccezione al normale requisito di età di 45 anni, poiché la preoccupazione maggiore era quella di evitare di causare disordini pubblici.

Il giovane accettò, guadagnandosi il titolo di “ Magnifico Messere ”.

La sua preziosa giovinezza era finita.

 

  • La congiura dei Pazzi

Per circa 10 anni, la città di Firenze non subì grandi scossoni, ma il 1478 causò un brusco shock. La famiglia dei Pazzi, ricchi banchieri dell’epoca, era da molto tempo intenzionata a togliere il potere dalle mani dei Medici.  Decisero di assassinare Lorenzo e Giuliano nella cattedrale di Santa Maria del Fiore durante la messa di Pasqua del 26 aprile: Giuliano fu effettivamente ucciso davanti all'altare, lo sfortunato subì addirittura 19 coltellate, ma Lorenzo riuscì a rifugiarsi in sacrestia.

Il Magnifico si vendicò in maniera feroce impiccando ognuno dei cospiratori; non si riprese mai del tutto da questa perdita: i fratelli avevano raggiunto un rapporto fatto di complementarietà difficilmente replicabile.

 

 

  • Un incredibile mecenate

Il suo sostegno alle arti era leggendario: era un forte sostenitore dell'ideale neoplatonico secondo cui l'uomo, attraverso la bellezza, poteva elevare la sua anima, rompendo con la tradizione di vedere Dio come artista e l'uomo solo capace di copiare.

Si può tranquillamente dire che l’idea di Uomo del Rinascimento è di sua invenzione: non è un caso se in questo periodo il concetto di genio prende piede.

Lorenzo fece il possibile per promuovere le capacità di tutti quelli che lo circondavano: addirittura si deve a lui la creazione di una Accademia delle belli arti ante-litteram, il Giardino di San Marco dove i giovani talenti nel campo delle arti potevano studiare le opere e le tecniche artistiche, copiando le collezioni di arte antica di proprietà medicea.

           

Fu qui che Lorenzo scoprì il talento di Michelangelo, che prese in casa sua e sostenendolo come figlio e artista.

 

  • Declino

Su raccomandazione di Pico della Mirandola, Lorenzo permise al monaco domenicano Girolamo Savonarola di predicare a San Marco nel 1490.

Il 1 agosto dello stesso anno quest’ultimo salì sul pulpito e lanciò un diluvio di denunce contro i Medici, il papato e tutta la cristianità. I fiorentini, che si erano probabilmente stancati di tutta una serie di situazioni, ascoltarono con molta partecipazione i suoi appelli all'ascetismo e le sue spaventose profezie, tra cui l'imminente morte del "tiranno".

Fra tutte, questa era facilmente prevedibile dato che la salute del Magnifico era da tempo minata e che la segretezza su questo fatto non era stata mantenuta.

 

  • Morte

           

Lorenzo morì nel 1492 a 43 anni, soccombendo alla malattia ereditaria della famiglia Medici, la gotta. Quando capì che la morte era vicina fu trasportato a Careggi: il 5 aprile un fulmine colpì il Duomo di Firenze e una delle sfere di marmo sulla sua sommità si schiantò al suolo. Lorenzo volle sapere da che parte era caduta la palla. Quando gli fu detto, rispose: “ Morirò, perché quello è il lato più vicino alla mia casa”.

Tre giorni dopo entrò in coma e morì: fu successivamente sepolto accanto al fratello, nella sontuosa Sagrestia Nuova di Michelangelo.

 

Ciò che ho sognato in un'ora vale più di quello che hai fatto in quattro.”

 

Politico sopraffino in grado di districarsi al meglio nelle complicatissime trame diplomatiche dell’Italia del suo tempo, mirabile poeta versato come l’abbondante produzione di Rime dimostrano, Lorenzo il Magnifico morì proprio nel momento in cui stava iniziando una nuova era storica.

Sei mesi dopo Cristoforo Colombo avrebbe raggiunto il Nuovo Mondo e due anni dopo la folle spedizione del re francese Carlo VIII avrebbe fatto precipitare la penisola in mezzo ad un secolo di guerre e conflitti.

 

 

fonte immagini: wikipedia, cultured travellers, remocontro, endoxai.net