Capalbio

Giardino dei Tarocchi: tra storia e curiosità

Pensato e voluto dall'artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle

Quante cose ci sono da scoprire in terra toscana. Non è soltanto il suo mare a renderla una destinazione perfetta per viaggi ed escursioni, perché le colline, il paesaggio e le città che la popolano non sono da meno. 

Un esempio? Il Giardino dei Tarocchi è uno dei parchi artistici a tema più interessanti del panorama italiano. Si trova in località Garavicchio, una frazione di Capalbio in provincia di Grosseto, nella Maremma, ed è stato realizzato da Niki de Saint Phalle, l’artista franco statunitense che si è lasciata ispirare dal Parque Güell di Antoni Gaudì e dal parco dei mostri di Bomarzo

            

 

Diciassette anni di lavori conclusi nel 1998 che hanno portato alla realizzazione di 22 sculture in acciaio e cemento ricche di specchi, vetri e ceramiche che rappresentano altrettanti arcani dei tarocchi: sono dislocate lungo un percorso spirituale in cui è possibile trovare messaggi e citazioni. 

             

 

Il Giardino dei Tarocchi  rappresenta il sogno magico e spirituale di Niki de Saint Phalle.       

 

Curiosa la storia che si nasconde dietro questo luogo

Nel 1974, l’artista è “costretta” ad un periodo di convalescenza a St. Moritz dove incontra Marella Agnelli, collezionista d’arte e moglie di Gianni Agnelli. Le due donne si piacciono e si confrontano sul progetto che già da un po’ frullava nella testa della de Saint Phalle. 

Una volta tornate in Italia Marella, insieme ai fratelli Carlo e Nicola Caracciolo, decide di metterle a disposizione un loro terreno nella proprietà a Garavicchio in Toscana.

 

Connubio perfetto tra arte, spiritualità e natura, considerato il meraviglioso paesaggio in cui è immerso, il Giardino dei Tarocchi è rappresentazione perfetta del passaggio dal mondo reale a quello dei sogni, dove ogni elemento trova la sua armonia. Le sculture del giardino sono colorate, affascinanti, magnetiche, uniche nella scultura e nel loro genere.     

 

Cosa puoi ammirare

Il giardino dei Tarocchi si estende su una superficie totale di 2 ettari. Il padiglione d'ingresso è realizzato da Mario Botta ed è costituito da una lunga muraglia in tufo con un'apertura circolare al centro e le affascinanti panchine realizzate da Pierre Marie Le Jeune

            

La visita parte dalla ruota della fortuna, una scultura meccanica automatica realizzata da Jean Tiguely, nel mezzo di una vasca dominata dalle figure del Mago e della Papessa. Da far attenzione durante la visita al percorso spirituale ricco di messaggi, pensieri e citazioni che accompagneranno i visitatori fino all’uscita di questo parco che può essere considerato un vero e proprio percorso verso l’arte in ogni sua forma.

                                 

Passeggiare in questo posto, come un’opera di Gaudì in Toscana, è un’esperienza unica per gli adulti ma anche per i bambini che resteranno affascinati dai giochi di specchi e arte che l’eclettica artista statunitense è riuscita a realizzare in terra maremmana. 

 

Quando visitare il giardino 

 

Il giardino non è aperto tutto l’anno, motivo per cui è necessario conoscere precisamente orari e periodo di apertura in modo da non fare una visita inutile. 

Attualmente si può visitare il parco dal 10 giugno (a causa del lockdown) e vi invitiamo a prendere visione delle procedure legate alla sicurezza.

La visita completa e accurata (che è assolutamente quella consigliata) richiede almeno quaranta minuti, ma è meglio lasciare gli impegni a casa e abbandonarsi, senza guardare l’orologio, alla bellezza di questo luogo.  

 

 

 

 

 

fonte immagini: flickr, museo ettore fico, progress online, wikimedia

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