Dalle foreste del Casentino ai giardini di Lucca, l’autunno trasforma la Toscana in una tavolozza di colori…C’è un momento dell’anno in cui la Toscana cambia volto. Le colline si accendono di riflessi dorati, i boschi si vestono di rosso e le valli si riempiono di silenzio e profumo di legna: è la stagione del foliage, lo spettacolo naturale che ogni autunno trasforma il paesaggio in un mosaico di colori caldi e avvolgenti.
La magia nasce da un processo naturale: quando la clorofilla diminuisce, emergono i pigmenti nascosti nelle foglie — carotenoidi e antociani — che tingono gli alberi di giallo, arancio, rosso e porpora. Un linguaggio silenzioso della natura che invita a rallentare, osservare, respirare e anche l’autunno toscano, con i suoi ritmi lenti e le sue mille sfumature, è il momento perfetto per farlo.
Ecco cinque luoghi imperdibili per ammirare il foliage in Toscana, tra boschi, santuari e antiche residenze.
La Verna
Nel cuore del Casentino, tra faggi secolari e rocce di calcare, sorge La Verna, luogo di pace e spiritualità legato alla figura di San Francesco. Il santuario francescano, incastonato tra i boschi, si trova immerso in una foresta che in autunno si trasforma in un regno incantato; il contrasto tra il grigio delle rocce e i toni accesi delle foglie — dall’ocra al rubino — crea un paesaggio quasi mistico. Camminare tra questi alberi è come attraversare una cattedrale naturale dove il silenzio si fa preghiera.
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Poco distante, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna offre uno degli spettacoli autunnali più intensi, non solo in Toscana, ma d’Europa. Qui convivono faggi, aceri, abeti e noccioli, creando infinite sfumature che cambiano con la luce del giorno. Il sentiero che conduce alla Foresta della Lama regala scorci mozzafiato, mentre la Riserva Integrale di Sasso Fratino — Patrimonio UNESCO — custodisce alberi plurisecolari e un silenzio assoluto.
Monte Amiata
Con i suoi 1.738 metri, il Monte Amiata domina la Maremma e la Val d’Orcia come un antico guardiano. Un tempo vulcano, oggi è coperto da quella che viene considerata la più grande faggeta d’Europa: le sfumature che avvolgono la montagna — dal rame al borgogna — sono così intense che i locali lo chiamano affettuosamente “il Monte Fuji toscano”.
Garfagnana
A nord di Lucca si apre la Garfagnana, una terra di vallate profonde e borghi sospesi nel tempo. Qui il foliage assume toni fiabeschi: l’Eremo di Calomini, incastonato nella roccia, e la foresta del Fato Nero, a oltre 1.400 metri, offrono panorami che sembrano usciti da un racconto antico. Nel Parco dell’Orecchiella, invece, i castagni, i faggi si alternano a radure e ruscelli, creando un paesaggio che invita all’esplorazione.
Villa Reale di Marlia
A pochi chilometri dalle mura di Lucca, la Villa Reale di Marlia è un piccolo gioiello nascosto tra colline e cipressi. I suoi 16 ettari di giardini storici, recentemente restaurati, in autunno si trasformano in una tavolozza di colori cangianti: passeggiare tra i viali alberati e i labirinti di siepi mentre le foglie cadono leggere è un’esperienza romantica e sospesa nel tempo.
Tra boschi che si accendono, borghi che si svuotano e profumi di castagne e vino nuovo, il foliage diventa un viaggio nell’anima del paesaggio toscano; ricorda di alzare lo sguardo: ogni foglia che cade racconta una storia di passaggio, scritta con i colori del tempo.
Photo credits: Arianna Zappia