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Notizie

Chi ha ideato la maturità?

Dalla nascita dell'Esame di Stato alle modifiche previste nel 2019

Il periodo più temuto da tutti gli studenti italiani dell’ultimo anno sta per cominciare. Per quasi 500 mila ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado questa sera non sarà solo la celebre canzone “notte prima degli esami“ di Antonello Venditti. Mercoledì 20 giugno si parte dunque con il tema d’italiano, giovedì 21 la seconda prova, greco al liceo classico, matematica allo scientifico, lingua straniera 1 per i licei linguistici. Dopo una breve pausa il 25 giugno entra in scena il “quizzone“ meglio noto come terza prova e poi via agli orali, il cui calendario è stabilito dalle singole commissioni.

Ma quando è nata la mitica "maturità"?

L’esame di maturità nasce con la riforma introdotta nel 1923 da Giovanni Gentile, politico e accademico italiano, figura di spicco del fascismo italiano e ministro dell’Istruzione nel giovane primo governo Mussolini. Quasi sicuramente gli studenti dell’epoca ebbero vita molto più difficile rispetto a quelli di oggi, l’esame infatti prevedeva ben quattro prove scritte e la prova orale non era solo sul programma dell’ultimo anno ma sul programma dell’intero liceo.

Nel corso degli anni tante sono state le modifiche, nel 1997 Berlinguer cambia tutto a cominciare dal nome che diventa “Esame di Stato“, viene introdotta la novità del credito scolastico e le prove scritte diventano 3. Le ultime modifiche nel 2008 con il ministro Gelmini che prevede l’ammissione all’esame solo con la sufficienza in tutte le materie.

L'esame in percentuali

Una buona notizia per tutti coloro che si accingono a sostenere il primo tra i più importanti esami della vita è che, guardando le percentuali di promossi e bocciati, sembra che l’esame di Stato sia diventato sempre più facile. Si è passati dal 72% di promossi del 1960 al 99,5% dell’anno scolastico 2015/16.

Novità del prossimo anno

Dal 2019 con le novità introdotte dalla “Buona scuola bis“ sono previste due sole prove scritte: italiano e prova di indirizzo; l’iter più rapido dovrebbe accorciare di una settima l’esame e rendere disponibile per i primi di luglio i tabelloni con le valutazioni finali. Più peso verrà dato alla carriera scolastica che all’interno dei 100 punti finali ne varrà ben 40.

Infine, come ogni anno, attenzione alle fake news. Milioni di studenti passeranno questa notte sulla rete nella speranza di scoprire con qualche ora di anticipo le tracce della prima prova ma il suggerimento migliore rimane sempre “KEEP CALM e confida nei tuoi mezzi“.

In bocca al lupo a tutti i maturandi 2018!